mercoledì 12 giugno 2013

Lo Schiacciaporci - Simone Corà

Come dicevo qualche post addietro, non sono un recensore.

Non mi piace dare voti, non sono bravo ad analizzare.
Questo non significa che non abbia dei gusti e che sia mio interesse appunto condividere questi gusti.

Il mio fedele ebook reader mi accompagna da un paio di anni e grazie ad esso sono riuscito ad accedere al meraviglioso mondo delle auto-produzioni letterarie.

Ecco, leggere roba autoprodotta è come fare il cercatore d'oro. Quello col setaccio. Filtri tanta tanta tanta melma per scovare una pepita d'oro. Anche piccolina.

Così, cercando su internet mi avvicino a questo racconto lungo dal titolo affascinante.


Lo Schiacciaporci.
La trama: Matteo Brighi è assessore al turismo con una forte esperienza nel folklore locale. Si occupa di condurre spedizioni turistiche nelle grotte del Giorgino.
Le grotte del Giorgino sono famose, nei dintorni del paese, per essere state la casa di un vecchio eremita, Giorgio Cavali, detto simpaticamente il Giorgino per via della sua enorme circonferenza e di un peso tanto massiccio che, così dicono le voci, gli impedivano addirittura di camminare
Nella spedizione in questione accompagna tale Ivan, figuro rigido a metà tra Geralt di Rivia e Rambo, con un senso dell'umorismo simile a quello di Lobo. Ah, Ivan è un cacciatore di mostri e sembra che nelle grotte del Giorgino di mostri ce ne siano in abbondanza.


Cosa mi è piaciuto.
La contrapposizione tra i due personaggi (Ivan e Matteo), il primo un freddo e cinico cacciatore con un senso dell'umorismo da action hero anni '80, il secondo un normalissimo e spaventatissimo impiegato pubblico catapultato in qualcosa più grande di lui.
La copertina, figherrima.
L'ironia weird, pervasiva e che tiene alto il ritmo del racconto
Il ritmo, dettato da capitoli molto brevi, a struttura non lineare e che invogliano a vedere cosa succede.
Alcune metafore sono originali ed azzeccatissime come ad esempio
Fu in quel momento che la piccola creatura liberò gli aculei, un manto di spine che sembrava aver trattenuto come una lunga pisciata

Cosa non mi è piaciuto:
è davvero breve, ma non è un difetto, nel senso che avrei voluto leggerne ancora
finale abbastanza prevedibile
alcune metafore sono poco azzeccate, come ad esempio
sentivo lo sguardo di Ivan piantato sul mio collo come i canini di un vampiro centenario

L'epub è reperibile sia sul blog dell'autore che da Ebook Gratis, preziosa risorsa per il mio reader