lunedì 18 marzo 2013

Tomb Raider

Lara Croft è davvero una figa.
Quella del 2013 intendo, non quel mostro poligonale degli albori che scarrozzava le sue tettone cubiche
da così...
in top e short nelle foreste pluviali ammazzando impunemente sia bestie in via d'estinzione che avversari fossero soldati o esploratori o archeologi concorrenti.
Lara Croft del 2013 è davvero una figa.
Cioè, se non l'avete fatto, giocate all'ultimo Tomb Raider.
Primo perché la trama è hollywoodianamente e unchartedianamente action. La grafica spacca, l'ambientazione spacca e gli npc spaccano. E soprattutto Lara spacca.
È figa perché si fa male e spesso, si spaventa, scappa, uccide, è umana.
E si evolve, lentamente, dall'essere una giovane archeologa
neolaureata con un cognome importante all'avventuriera sopravvissuta, nonché inarrestabile macchina dispensatrice di morte. 
...a così
Tralasciando sottili dettagli quali un'improbabile resistenza al dolore e capacità rigenerative simili a quelle di Wolverine (all'inizio dell'avventura Lara cade su in tondino arrugginito che le perfora un rene da parte a parte e lei, dopo averlo sfilato, compie una rocambolesca fuga nel sottosuolo dell'isola) o il possesso di un equipaggiamento costruito con gli stessi materiali con cui è stato costruito il taxi del film Godzilla (si quel taxi, quello dove Mattew Broderick&co rimangono intrappolati nelle fauci di 'Zilla che fino a due minuti prima faceva a brandelli con quelle stesse fauci degli elicotteri Apache che di fatto sono dei carri armati volanti...però il taxi ha resistito), ecco, quindi, se concediamo un margine
abbastanza ampio alla suspention of dibelief, ecco allora Tomb Raider è un gioco con i controcazzi.
L'indistruttibile taxi di adamantio
Andiamo con ordine. Lara e i suoi amici viaggiano su una nave alla ricerca di un'isola sulla quale dovrebbero esserci le vestigia di un'antica civiltà chiamata Yamatai. L'isola si trova in una zona inesplorata del Mare Giapponese, il Triangolo del Drago. Entrati in quella zona, un'improvvisa burrasca e una tempesta terrificante si abbattono sulla nave spezzandola e rendendo i membri dell'equipaggio dei naufraghi su una misteriosa isola...
Da qui in poi inizia l'avventura di Lara, tra esplorazioni, colpi di scena, inseguimenti, fughe e combattimenti in stile Uncharted.

Cosa mi è piaciuto:
- il gioco è piuttosto lungo (circa 15 ore per un completamento al 90%-100% a difficoltà normale
);
- Lara, che ho sempre profondamente odiato come personaggio perché di fatto era concepita come personaggio "fan service" (voglio dire, una sesta di reggiseno in short per la giungla? seriamente), viene in qualche modo malmenata, pestata e ferita. Soffre, cade ma si rialza, la sua fragilità diventa forza. Si delinea un personaggio femminile vero, non un oggetto sessuale.
- Trama davvero interessante, densa, senza praticamente nessun tempo morto e con un grandissimo bilanciamento di fasi action, esplorazione e crescita del personaggio in termini rpg (non un vero e proprio skill tree ma comunque una componente ormai imprescindibile nella maggior parte dei giochi)
- Omaggia Lost.
- Ambientazioni varie e gore al punto giusto. Un sacco di teste mozzate, teschi e cadaveri appesi che non fanno mai male.

Cosa non mi è piaciuto:
- a volte, anche se si ha a che fare con un videogioco e quindi il realismo deve essere preso con le pinze, ecco, si esagera...Lara inizia l'avventura come una giovane neolaureata in archeologia e finisce per diventare una macchina da guerra con il senso della tattica "one man vs the world" del Colonnello John Matrix e le competenze nell'utilizzo nonché modifica di equipaggiamento bellico seconde solo a Isaac Clarke
- Alcuni png, anche se ben caratterizzati, sono un po stereotipati
- I colpi di scena sono abbastanza prevedibili.

Lo consiglierei?
Assolutamente si.
Perché è una superproduzione con una trama ben dosata e sviluppata. Perché Lara è un'icona dei videogames che finalmente diventa una protagonista femminile. E soprattutto perché, sebbene sia esagerato, pirotecnico ed esplosivo, coinvolge e consuma l'attenzione in un crescendo continuo.

Per una trama dettagliata ma gonfia di spoiler rimando a Wikipedia, che a fare copia e incolla son buoni tutti.

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