giovedì 25 ottobre 2012

Warrior (2011)

Ultimo post circa un mese fa.
Nel frattempo sono successe un po' di cose.
Sono diventato padre. E ho anche visto un sacco di film, ma prevalentemente sono diventato padre.
Il che prende un po' di tempo, energie, risorse e soprattutto hai voglia solo di stare con tua figlia che però ha voglia solo di stare con la (tetta di) mamma.
E allora tra una poppata e l'altra passa qualche ora e ci sta di vedersi film e telefilm e giochicchiare un pochino.
Mi capita di trovare Warrior e vedermelo una sera in cui è tutto buio e silenzioso e un film è quello di cui hai bisogno per startene tranquillo.
Diciamo che ci sono delle cose che sembrano semplici, hanno degli ingredienti semplici ma vanno uniti con maestria. La pizza ad esempio. Gli ingredienti e la preparazione sono gli stessi da secoli, eppure ci sono pizze fantastiche e pizze mediocri e pizze che fanno schifo.
Warrior è una ricetta semplice e un pochino paracula il cui risultato è davvero fantastico.
La trama in breve: l' ex veterano e lottatore professionista (nonché ex alcolizzato) Paddy riceve la visita di uno dei suoi due figli, Tommy.
Tommy è un militare con un passato da stella della lotta. E' rabbioso, è rancoroso ed è determinato a mantenere una promessa. L'altro fratello Brendan ha una vita normale. Ha una moglie, ha una figlia e fa l'insegnante di liceo. Anche lui è un ex lottatore e quando le disgrazie finanziarie minacciano di frantumare il suo mondo rimane da intraprendere solamente una sola strada. E sia per Brendan che per Tommy questa strada è rappresentata dal torneo Sparta, torneo MMA (Mixed Martial Arts) il cui vincitore si porterà a casa l'esorbitante cifra di 5 milioni di dollari.

Kurt Angle
In Warrior ci sono le tematiche del dramma sportivo. Siamo dalle parti di Million Dollar Baby ma il finale non è patetico. Forse siamo più dalle parti di The Wrestler ma dal ritmo più attivo. I personaggi sono ben caratterizzati anche se abbastanza classici (Nick Nolte il padre alcolizzato, Tom Hardy l'astro nascente che non è sbocciato e Joel Edgerton il boy scout). Eppure stupiscono, evolvono e commuovono. Siamo un pochino anche dalle parti di Rocky. E poi ripeto c'è Tom Hardy che è davvero un attore stracazzuto. L'ho adorato in Bronson, ha dato senso a un film nel complesso deludente (avevo grandi aspettative...) quale l'ultimo Batman e qui, ecco, in Warrior butta una rabbia e una sofferenza in un personaggio che sarebbe altrimenti risultato la parodia di un cliché.
E poi ci sono numerose partecipazioni di atleti professionisti del circuito MMA tra cui Kurt Angle ed Erik Apple. Dal che si spiega perché i combattimenti sembrano veri.

Questo è il primo film che vedo di Gavin O'Connor (l'ultimo nella sua produzione) del quale firma anche soggetto e sceneggiatura.
Non so se sia ancora pubblicato in Italia ma è un film che ho davvero apprezzato perché come accennavo impasta ingredienti e meccaniche ben rodate ma non cade nella meschinità